Acqua del sottobosco

Acqua del sottobosco

dal 21 apr 2023 al 21 mag 2023
Acquario Civico

ACQUA DEL SOTTOBOSCO - Carola Mazot

Acquario Civico di Milano 21 aprile – 21 maggio 2023

Inaugurazione 20 aprile 2023 ore 18.00

L’Acquario Civico di Milano inaugura giovedì 20 aprile alle ore 18, la retrospettiva dal titolo “Acqua del sottobosco” dedicata a Carola Mazot (Valdagno 1929 – Milano 2016), pittrice veneta nata alla fine degli anni Venti e formatasi all’Accademia di Brera tra gli anni Cinquanta e Sessanta come allieva di Marino Marini e Giacomo Manzù.
L’esposizione, promossa da Comune di Milano Cultura e dall’Acquario e Civica Stazione Idrobiologica, è prodotta da Atelier Mazot e curata da Maria Clara Bosello. Una selezione di opere appartenenti al periodo di più forte tendenza astratta della produzione artistica di Mazot, risalente agli anni Novanta, introduce il visitatore in una dimensione nella quale forme e segni traggono ispirazione dall’osservazione degli elementi della natura. Alberi e boschi, radici, fiori e rami intrecciati sono reinterpretati dall’artista con grande libertà e vitalità. Così come trovano posto nei suoi dipinti le luci delle montagne all’alba, al chiaro di luna o sotto la neve, ricreate dopo lunghe passeggiate fra i boschi di castagni. L’elemento dell’acqua, presente in mostra, è parte della visione d’insieme e si manifesta attraverso rivoli o ruscelli, pioggia sugli alberi, brina o rugiada sulle erbe, sorgenti e stagni nella boscaglia con tutta l’umidità boschiva dell’autunno e della primavera.
I paesaggi naturali si susseguono come luoghi immaginari, nei quali si respira la libertà, la filosofia della natura come sede di speranza, suggerendo spazi dove il bello della natura è ancora possibile. Dipinte di getto, con la sicurezza di uno stile personale, le tele dell’artista richiamano soggetti evidenti e riconoscibili come elementi figurativi-narrativi, nonostante la scelta di un linguaggio informale: uno stile che a tratti si fa essenziale ricordando la sintesi del disegno orientale, nel quale elementi isolati richiamano la macchia nera di china dell’ideogramma giapponese sul bianco della tavola. Affermava Constantin Brancusi: “La semplicità in arte è la sostanza di una complessità risolta” e per Mazot quell’essenziale espressione dei segni e della composizione nel disporre i vuoti e i pieni dell’immagine, sono complessità risolta, semplicità ma Carola Mazot (Valdagno 1929 – Milano 2016) artista veneta di nascita, vissuta a Milano, si è formata artisticamente fin da giovanissima negli studi di Donato Frisia e Lorenzo Pepe e successivamente all’Accademia di Brera, negli anni Sessanta, sotto la guida di Marino Marini e Giacomo Manzù. Sono anni di frequentazione del bar Jamaica con il suo entourage ricco di figure culturalmente stimolanti e di discussioni sulle correnti artistiche. Fu una delle poche donne artiste operanti in quell’epoca, in ambienti e sistemi quasi esclusivamente maschili. Questo non le impedì di dedicare la propria vita alla pittura, con energia e talento. Molti gli importanti apprezzamenti che hanno accompagnato il suo lavoro e le sue esposizioni nazionali e internazionali. Sue opere sono conservate in numerose collezioni private e museali: La Permanente, GASC Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei, ANPI Provinciale di Milano, Civiche Raccolte d’Arte di Busto Arsizio, Pinacoteca di Ruffano e alcune chiese di Milano. 
Un’ampia collezione è custodita dal suo Comune di nascita nelle sedi istituzionali.

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Locandina, comunicato stampa e invito inaugurazione