Presentazione catalogo "Acque chete"

Presentazione catalogo "Acque chete" - 2 marzo 2023 - ore 18:00

02 mar 2023
Acquario Civico

Presentazione catalogo della mostra ACQUE CHETE - Corrado Bonomi 
a cura di Alberto Fiz
Acquario Civico di Milano - Giovedì 2 marzo 2023 ore 18.00

Giovedì 2 marzo alle ore 18,00 viene presentato all'Acquario Civico di Milano il catalogo di Acque Chete edito da Allemandi che documenta la mostra di Corrado Bonomi, tra i più importanti protagonisti del Concettualismo Ironico, ideata specificatamente per gli spazi espositivi dell’Acquario Civico di Milano. Il 2 marzo è anche l'ultimo giorno per visitare l'esposizione che ha prorogato la data di chiusura.

Alla presentazione del volume, insieme all'artista, intervengono Elisabetta Polezzo, ufficio attività espositive Acquario Civico, Alberto Fiz, curatore della mostra e del catalogo e Luigi Cerutti, amministratore delegato Allemandi. La pubblicazione contiene saggi di Alberto Fiz, Elisabetta Polezzo e Marianna Cappia, oltre a una testimonianza dell'artista e a una sua intervista con Barbara Cottavoz. Ampio l'apparato iconografico con le immagini della mostra realizzate dal fotografo Marco Mignani. Come scrive Alberto Fiz "Appare quasi scontato affermare che le tante installazioni prodotte da Corrado Bonomi siano ecosostenibili anticipando temi ambientali oggi di gran moda, assai meno alla fine degli anni ottanta. Ma la vera peculiarità di questi lavori sta nel desiderio ossessivo di archiviare l’infinito assegnando a ciascun elemento del puzzle una posizione all’interno di una mappa mentale dove compaiono oceani e continenti disposti ogni volta in maniera differente”. E ribadisce Elisabetta Polezzo: "Fedele alla sua adesione al Concettualismo ironico, Bonomi fa dell’ironia la lente attraverso la quale leggere la realtà che lo circonda e dice che ogni epoca ha il suo mare. Ed è probabilmente vero, come possiamo intuire guardando la sua opera intitolata Nuovi arrivi. I piccoli uomini sul dorso del capodoglio sono tranquilli, certi come sono di essere al sicuro, diretti verso la salvezza. Una salvezza che proviene da una ritrovata armonia con la natura, un desiderio di pacificazione e di collaborazione. L’ironia, questa cosa così umana, così potente e leggera al tempo stesso, capace di scoperchiare i tetti delle case oppure di bussare discretamente alla porta, si coniuga qui con quanto di più umano ci appartiene: l’accoglienza dei nostri simili, la nostra comune salvezza". 
Acque chete, l’esposizione di Corrado Bonomi, promossa dal Comune di Milano Cultura e dall’Acquario e Civica Stazione Idrobiologica, presenta 20 opere, tra dipinti, sculture e installazioni che hanno come elemento unificante il mondo marino con i suoi abitanti e prevede una riflessione sui temi della diversità e della sostenibilità attraverso la lente dell’ironia, tratto caratteristico di tutta l’indagine artistica che Bonomi conduce sin dagli anni Ottanta con ampi riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale. Nello spazio dell’Acquario viene proposta un’ampia selezione di opere tese a ripercorrere l’indagine espressiva dell’artista dal 1987 a oggi in un girotondo poetico e dissacrante che mette in crisi le nostre certezze strizzando l’occhio a mito, letteratura e arte. Le acque chete di Bonomi nascondono molte insidie e sorprese. Ad accogliere lo spettatore il Ventre della balena l’inedita installazione site specific realizzata dall’artista per l’occasione con le vertebre e le costole del cetaceo in polistirolo. All'interno una candela sistemata su una sediolina con l'immagine di Pinocchio. 
Nel medesimo ambiente compare Nuovi Arrivi, un grande lavoro di quasi tre metri realizzato nel 2021 con un modello di capodoglio che trasporta sul dorso una moltitudine di migranti. Attraverso la trasfigurazione del mito del salvataggio, l’artista s’ispira alle antiche favole polinesiane e hawaiane in cui i vivi si spostano sul dorso di un cetaceo. Anche in questa circostanza i riferimenti sono molti e la citazione più esplicita è a La Navigazione di San Brandanoe alla balena-isola su cui, secondo la leggenda, sarebbe sbarcato il monaco irlandese.
 
ALLEMANDI
Le reti da pesca diventano lo spazio metaforico dove finiscono impigliate le scatolette di Mare, il ciclo iniziato nel 1987. 
L’artista mette in scena la sua personale archiviazione dei pesci che vengono dipinti su contenitori circolari per la conserva sottolio. Ne emerge un’installazione ecosostenibile in continuo divenire dove su ogni scatoletta di tonno compare un differente animale acquatico dando vita a un viaggio tra le creature marine in un’efficace rappresentazione del mondo subacqueo.
Le componenti ecologiche e le distorsioni ambientali sono evidenziate anche da Squalo martello della serie Ars Topiaria dove vengono associate forme naturali a materiali sintetici (si utilizzano pezzi di plastica triturati e riciclati) dando vita a sarcastiche ibridazioni. In questa occasione, su un vaso di coccio riempito con argilla espansa, compare un pescecane che sembra nascere da un cespuglio artificiale.
Un altro lavoro di grande attualità proposto all’Acquario è Arca Virus, modello dell’Arca di Noè ispirato a tipologie medievali. Al suo interno si trovano dodici provette contenenti liquidi colorati che simulano i dodici agenti patogeni più pericolosi del pianeta. Sotto di esse è celato il circuito elettrico che permette ai led di accendersi. A poppa una bandiera gialla con il simbolo di pericolo sanitario. L’opera, realizzata nel 2009, è una premonizione piuttosto sorprendente della pandemia. L’artista ha poi creato per l’Acquario un’altra installazione, La flotta dell’arte. Dall’immaginario Cantiere Navale Bonomi provengono portaerei e sottomarini realizzati impilando libri, cataloghi, enciclopedie (I maestri del colore) e riviste quali Flash Art o Il Giornale dell’Arte. È evidente la polemica verso il sistema dell’arte dove pile di carta diventano materiale di costruzione rendendo il contenuto del tutto irrilevante. L’universo immaginifico di Bonomi comprende anche riferimenti a Richard Wagner con Vascello fantasma, un’imbarcazione in fibra sintetica e cotone che veleggia poeticamente verso l’alto, e a Fëdor Dostoevskij con tre opere dedicate al suo celebre racconto Il coccodrillo: un caso straordinario dove, attraverso un gioco di specchi, l’osservatore prova la sensazione di essere inghiottito dal coccodrillo. La letteratura è fonte d’ispirazione anche per alcune preziose testimonianze dei primi anni Novanta che appartengono al ciclo Isola del Tesoro con l’artista che evoca Jules Verne, Joseph Conrad e Daniel Defoe. Bonomi dipinge velieri e imbarcazioni antichi su carte nautiche proponendo le sue classiche tautologie che permettono di creare un rapporto di sincretismo tra l’oggetto pittorico e il materiale. Sono molte, poi, le opere che sfidano le regole della storia dell’arte con omaggi irriverenti e paradossali, come avviene nel caso di Marcel Duchamp e la barchetta dell’arte che naviga nell’orinatoio (piuttosto esplicativo il titolo Navigar nel periglioso mar delle avanguardie) all’Arcimboldo marino dove compare un’immagine multiforme realizzata con un assemblaggio di creature marine in plastica, passando attraverso Il sogno di Claude con un Monet in miniatura che dipinge sopra una foglia di Ninfea galleggiante riflessa su uno specchio d'acqua.