PESCI VECCHI E NUOVI DELLE ACQUE DOLCI ITALIANE: ALLA SCOPERTA DI COME SONO CAMBIATE LE NOSTRE ACQUE NEGLI ULTIMI DUECENTO ANNI

PESCI VECCHI E NUOVI DELLE ACQUE DOLCI ITALIANE: ALLA SCOPERTA DI COME SONO CAMBIATE LE NOSTRE ACQUE NEGLI ULTIMI DUECENTO ANNI

14 feb 2025
Conferenza Darwin Day - ore 18:00

In occasione del Darwin day, il Dr. Pietro Volta - CNR IRSA Istituto di Ricerca sulle Acque - parlerà delle acque dolci del nostro territorio e di come sono cambiate negli ultimi 200 anni. L'intervento si colloca nell'ambito del progetto LIFE21 NAT/IT/PREDATOR www.lifepredator.eu

Orario inizio: 18:00

Negli ultimi duecento anni, i cambiamenti ambientali, l'introduzione di specie esotiche e l'intenso sfruttamento delle acque dolci da parte dell'uomo , hanno radicalmente trasformato la composizione della fauna ittica italiana. L'introduzione di specie alloctone, spesso a scopo ittico o ornamentale, in alcuni casi diventate invasive, ha alterato gli equilibri ecologici preesistenti, creando competizione, ibridazione e predazione sulle specie native. Allo stesso tempo, l'industrializzazione e l'urbanizzazione hanno degradato gli habitat acquatici, attraverso l'inquinamento, la frammentazione degli ecosistemi e la modifica dei regimi idrologici. Di fronte a queste modificazioni del territorio, la conservazione delle specie ittiche autoctone è diventata una priorità assoluta. Numerosi progetti di ripopolamento e conservazione, e di contenimento delle specie invasive, e la creazione di aree protette mirano a ripristinare la biodiversità acquatica e a garantire la resilienza degli ecosistemi. È fondamentale, inoltre, sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di tutelare i nostri corsi d'acqua e promuovere pratiche sostenibili.

Pietro Volta è primo ricercatore all'Istituto di Ricerca sulle Acque del CNR (CNR IRSA) e Segretario della Commissione per la Pesca nelle acque italo-svizzere.
Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica, si è laureato in Scienze Biologiche presso l'Università degli Studi dell'Insubria e ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienze Ambientali focalizzandosi sulla problematica dell'accumulo di sostanze clorurate nella fauna ittica di interesse commerciale e nella rete trofica lacustre.
Ha ulteriormente approfondito la sua formazione sulla fauna ittica d'acqua dolce presso istituzioni nazionali e internazionali, tra cui l'Institute for Health and Consumer Protection del Joint Research Centre di Ispra,  Limnomar laboratories ad Amburgo, la Danish Technical University e l'Institute of Inland Fisheries di SIlkeborg (Danimarca), l'Università di Oslo, il S. Sakowicz Institute of Inland Fisheries di Olztyn in Polonia e l'Università di Lund in Svezia. 
Attualmente dirige il laboratorio di ittiologia del CNR IRSA dove si occupa di condurre e coordinare progetti di ricerca applicata alla conservazione, gestione e sfruttamento sostenibile della fauna ittica di laghi e corsi d'acqua, in collaborazione con numerosi Enti italiani e stranieri, sia pubblici che privati.